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Immagine del redattoreRita Mollo

Esistenze evanescenti


Una donna si immerge tra le parole di un libro solitario.

In un ambiente romito.

Da sola.

La caratteristica spopolata di Hopper, per quanto mi riguarda, si rifà alla monadologia di Leibniz.

Siamo sdoppiati e dissociati. Desolati.

Cosa siamo, noi?

Me lo sono sempre chiesta: cosa siamo, noi?

Qualcuno dice dei puntini insufflati nel vortice immenso dell'universo;

altri, che siamo quasi come i buchi neri: enigmatici, criptici, misteriosi.

La mia riflessione si basa sul senso di chiusura che l'essere umano ha verso gli altri.

La mancanza di fiducia ed il rannicchiarsi dei pensieri ci rendono vulnerabili.

Instabilmente umani, e vivi.

Cuori che battono fuori dal pentagramma.

Nella società del consumo che strema, si vince soltanto se si resta ancorati ai sogni.


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