Mi sono svegliata alle 7:00 come nemmeno un orologio svizzero.
Mi sono svegliata e ho pensato alle parole filosofiche del Galimberti sul dàimon:
ci deve pur essere questo demone oscuro dentro di noi, da qualche parte, in grado di indicarci la strada giusta.
O quella felice.
Perchè, dopo tutto, le strade giuste potrebbero essere soltanto giuste socialmente, soltanto familiarmente giuste, condizionate da qualcosa, da categorie, da preconcetti, da archetipi...
La strada felice, in antitesi, è quella più coinvolta, quella maggiormente spirituale, quella che ti fa arrivare alla completa atarassia di vita.
Ed in giro c'è la sete di colmare il vuoto che hanno lasciato le strade felici.
Il dàimon, dunque, è continua arsura di bios che gocciola d' appassionati occhi.
Consapevoli del fatto che possiamo respirare.
Grati del fatto che possiamo, anche, Respirare.
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