Fili sospesi ed invisibilmente fragili.
Vuoti che non riescono a colmarsi.
Nemmeno con tutte le cose nuove che occupano la scrivania.
Le scrivanie sono i giorni.
I giorni che passano.
I giorni che devono essere, per forza, più belli degli altri.
Le cose sono le esperienze, le qualifiche, i titoli.
E se non ne hai abbastanza, la colpa è solo tua.
Ci hanno insegnato che la colpa è nostra. Ce lo hanno detto continuamente.
Ed è diventato mantra.
Le cose non occupano mai abbastanza.
Mancano sempre centimetri.
E la colpa è tua.
Spiegare che le cose non sanano, è effimero.
Perchè no, non sanano.
E non è colpa tua.
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