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Immagine del redattoreRita Mollo

SEI, ESATTAMENTE, DOVE DEVI STARE


"Il fiume non ha fretta" "E nonostante gli ostacoli arriva sempre dove deve andare"


La suindicata frase l'ho letta qualche tempo fa. Mi è capitato di trovarla più di una volta, anche in altre parole. Perchè si sa che la letteratura può salvare od uccidere.

Probabilmente, se mi avessero detto tutte queste cose degli ostacoli e del fiume, non ci avrei creduto minimamente.


L'ho capito sia grazie a Dostoevskij che a Bukowski.


Ed il destino, ed il "mai pen rai" tailandese, e l'acqua con il suo corso onusto di sassi...

non ci avrei mai creduto.


Poi stamattina rileggo tale asserzione.

Penso che sia destinata a me.

E che sia la mia frase.

Ho sentito il bisogno di tatuarmela.

Tatuarmela nel senso di stamparla e cucirla tra le mie sinapsi.


Ci ho pensato.

Ed ho capito che è vero.


Che arrivi sempre dove devi stare. Dove devi andare.

E che se una cosa è tua, ti ritorna.

E' un flusso di tempo eterno che si ripete e non muore nemmeno se lo squarci o provi a distruggerlo.


Non so nuotare. Ma l'acqua è mia. L'acqua trasporta.

Fidati della vita. Di quello che ti offre e che ti toglie.


Le risposte non le sappiamo: ma forse, qualcosa dentro di noi, sì.


Stanze buie e sconosciute. Loro, hanno il tuo daimon.

Sentire.

E capire non serve, a volte.




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